Non c’è il poker iridato di Marianne Vos. La marziana olandese è scesa sulla terra in questo Mondiale di Ponferrada che ha visto la francese Pauline Ferrand Prevot conquistare il titolo in volata e Giorgia Bronzini fermarsi a pochi centimetri dal podio.
E’ stata una corsa lenta e molto tattica, che dopo tanta noia si è accesa al penultimo giro, bagnato anche da uno scroscio di pioggia. Prima l’unica nota di cronaca era stata una caduta nelle fasi iniziali nella quale erano rimaste coinvolte anche Marianne Vos e Giorgia Bronzini, entrambe rientrate in gruppo.
Poi al penultimo passaggio sulla salita più breve e dura Rossella Ratto ha spezzato la corsa lanciando un gruppetto che dopo il traguardo si è rinfoltito ad una trentina di unità. Dentro anche Elisa Longo Borghini, Tatiana Guderzo e Giorgia Bronzini. La Stevens ha fatto ancora selezione sulla prima salita, con le olandesi che hanno poi cercato di alzare l’andatura. Ratto e Longo Borghini hanno sempre risposto ai tentativi di attacco, ma senza proporre più direttamente, anche perchè la Bronzini è sembrata pedalare benissimo e dare sufficienti garanzie per la volata finale.
L’ultimo strappo è stato della Johansson: la svedese ha proposto un duro attacco, con la Vos che ha risposto ma non rilanciato come suo solito, un chiaro segno di debolezza. Con Longo Borghini e Armitstead si è così formato il quartetto che è sembrato volare verso il traguardo. L’azzurra, battuta in volata, ha cercato l’allungo una volta arrivate nel piano, ma la Vos non ha concesso spazio. Ma è bastato per far saltare la collaborazione e far rientrare un gruppetto di inseguitrici con Ratto e Bronzini. Una situazione ideale, con la nostra atleta più veloce in un gruppo molto ristretto e alla sua portata, che purtroppo le azzurre non sono riuscite a finalizzare. Un allungo della Ratto sul rettilineo finale ha rimescolato le carte facendo perdere alla Bronzini le ruote della Vos. L’olandese è stata invitata a partire, decisamente presto, e senza la condizione dei giorni migliori si è piantata miseramente. La Bronzini ha infine trovato il varco alle transenne, ma troppo tardi per impensierire la Ferrand Prevot, ormai lanciata al suo sprint d’oro. La rimonta della Brennauer, spuntata nelle ultime battute a centro strada è stata d’argento, e Emma Johansson ha tolto anche il bronzo all’azzurra. UN quarto posto amaro per la Bronzini, appena a mezza bici dalla vittoria, ma fuori dal podio dopo una volata difficile e una corsa davvero ben gestita. Alle azzurre è mancato solo il rettilineo finale: la Bronzini è rimasta sempre a galla su tutte le salite, Ratto e Longo Borghini hanno coperto gli attacchi senza forzare in prima persona. Una corsa che poteva portare alla vittoria di Giorgia con solo un po’ più di organizzazione nel finale, approfittando anche di una Vos lontana dallo strapotere delle ultime edizioni.
Edoardo Salvoldi: “C’è stata un’azione di disturbo da parte della Ratto per anticipare la volata delle avversarie. La Bronzini e le altre hanno seguito quella scia; sarebbe stato meglio che Giorgia non lasciasse la ruota della Vos. C’è da considerare, inoltre, che è stata una corsa complicata per noi: oltre alla caduta accusata della Bronzini durante la corsa, anche Elena Cecchini è caduta due volte e Susanna Zorzi, caduta al terzo giro, è poi tornata ai box nel finale. Sofferta anche la gara della Scandolara. Spiace per questo quarto posto ed il rammarico rimane”
1 Pauline Ferrand-Prevot (France) 3:29:21
2 Lisa Brennauer (Germany)
3 Emma Johansson (Sweden)
4 Giorgia Bronzini (Italy)
5 Tiffany Cromwell (Australia)
6 Shelley Olds (United States Of America)
7 Elizabeth Armitstead (Great Britain)
8 Linda Melanie Villumsen (New Zealand)
9 Hanna Solovey (Ukraine)
10 Marianne Vos (Netherlands)
11 Katarzyna Niewiadoma (Poland)
12 Evelyn Stevens (United States Of America) 0:00:03
13 Rossella Ratto (Italy)
14 Elisa Longo Borghini (Italy)
15 Claudia Häusler (Germany) 0:00:06
16 Audrey Cordon (France) 0:00:41
17 Chantal Blaak (Netherlands)
18 Paulina Brzezna (Poland)
19 Malgorzta Jasinska (Poland)
20 Ashleigh Moolman-Pasio (South Africa)
21 Elena Kuchinskaya (Russian Federation)
22 Eri Yonamine (Japan)
23 Doris Schweizer (Switzerland)
24 Rachel Neylan (Australia)
25 Flavia Oliveira (Brazil)
26 Anna Sanchis Chafer (Spain)
27 Sofie De Vuyst (Belgium) 0:00:47
28 Tetiana Riabchenko (Ukraine)
29 Eleonora Van Dijk (Netherlands)
30 Ane Santesteban Gonzalez (Spain).