E’ il grande giorno della partenza della Vuelta Espana. A Jerez de la Frontera tutte le squadre hanno pedalato, non senza qualche problema, sul percorso della cronosquadre che staserà aprirà la corsa. Qualche problema perchè le 17 (!!!) rotonde che caratterizzano i 12 km del tracciato hanno creato delle difficoltà e dei rischi. Froome è finito a terra già ieri durante la sua ricognizione, oggi i ragazzi della Trek sono caduti tutti e nove. Vedremo durante la corsa cosa succederà, sperando che tutto vada per il meglio. La Trek sarebbe la nostra favorita, ma bisognerà vedere come reagiranno Cancellara e compagni dopo la caduta di gruppo. OMega e Sky sono tra le altre squadre più accreditate, senza sottovalutare la Movistar. Il via sarà alle 19.04 con la MTN Qhubeka, poi partenze ogni 4 minuti fino alla Movistar di Quintana e Valverde che scatterà alle 20.28.
Tra i big continua il gioco di scaricare pressioni e responsabilità addosso agli altri. “Tutti mi danno come grande favorito per togliersi la pressione, ma in realtà è tutta per loro” ha raccontato Nairo Quintana nella conferenza stampa di vigilia “Io ho già vinto il Giro d’Italia, loro hanno più pressione perchè il Tour non è andato come speravano. Sono meno favorito di altri che hanno corso almeno una parte del Tour, a me invece manca il ritmo di corsa. Ma siccome il Tour non gli è andato bene vogliono scaricare su di me la responsabilità del favorito”.
Molto prudente Alberto Contador, che del resto arriva dal grave incidente al Tour: “Cercherò di non perdere tempo nelle prime tappe. Se in una tappa resterò indietro sarà il momento di cambiare strategia. Nella terza e quinta tappa ci sono già dei finali difficili, potrei non essere competitivo con corridori esplosivi come Rodriguez o Valverde. Vedremo come recupero, negli ultimi giorni ho cercato di recuperare l’allenamento perso e sono un po’ stanco. Per i medici sarebbe stato meglio non correre e pensare alla prossima stagione, ma io ho sofferto molto a guardare il Tour in tv. Per questo sono qui. Il dottore che ha trattato la lesione voleva fare un’ultima risonanza però gli ho detto che non avevo molto tempo e che comunque ormai non avrei cambiato idea. Spero che correre la Vuelta non abbia delle conseguenze negative. Credo che se arriva al 100% il favorito sia Froome”
Dal canto suo Chris Froome non vuole nemmeno parlare di obiettivi di classifica: “Sarà una corsa, di altissimo livello, sarebbe bello fare un buon risultato qui. Ma il mio principale obiettivo è mettere nelle gambe un grande giro e finire la stagione in buone condizioni. Arrivo qui rilassato rispetto al Tour de France. Non ho fatto ritiri in altura o i blocchi di corse che faccio normalmente prima del Tour. La cronosquadre è un buon obiettivo per noi, sarebbe bello cominciare con un grande risultato. Saremo tra gli ultimi a partire e vedremo come andranno gli altri.”
Il più aperto, come vuole il suo carattere, è Rigoberto Uran, che parla senza troppi giri di parole: “Penso al podio, è l’obiettivo mio e della squadra. Sono ben preparato, abbiamo una squadra importante e che lavora molto bene e daremo il meglio per cercare di vincere. Essere tra i favoriti pesa un po’, ma avere una squadra come la Omega che è disposta a lavorare per arrivare sul podio è importante, ti dà concentrazione”.