Netto successo di Taylor Phinney nella cronometro di 10 km che ha aperto il Dubai Tour 2014. L’americano, battuto due settimane fa da Malori nella crono del San Luis, si è imposto con grande autorità su un lotto di partenti che vedeva al via i più grandi specialisti delle corse contro il tempo.
Un risultato che comunque va preso con le pinze, visto che siamo ad inizio febbraio con molti corridori al debutto, ed anche che si è gareggiato con le bici tradizionali anzichè quelle da cronometro.
http://www.youtube.com/watch?v=MiyLanKZhoo
Tra i grattacieli di Dubai, Phinney ha fatto valere la settimana di corsa in Argentina, denotando una condizione superiore rispetto a Cancellara e Martin, entrambi al debutto in stagione. Phinney ha così scavato una differenza notevole, ben 14” sul compagno di squadra Cummings, secondo piazzato. Il campione olimpico della pista Lasse Norman Hansen ha fatto valere le proprie doti sul breve per segnare il terzo tempo, davanti a Martin e Cancellara, separati da un niente ma ben distanti da Phinney.
Malori ha perso 32”, un po’ tanto per un corridore già rodato in Sudamerica. Interessanti le prove di Sagan e Pozzato, e tra i velocisti si è ben difeso Kittel, grazie al suo passato di cronomen e alla distanza breve. Nibali ha perso 44”, diciamo nelle aspettative per una corsa che dovrà servirgli solo per mettere chilometri nelle gambe. Molto più indietro, ad oltre un minuto e mezzo, un Joaquim Rodriguez che ha fatto poco più di una passeggiata.
Domani si aspetta la prima volata tra Kittel, Cavendish e Sagan, sperando di vedere più la corsa che la skyline di una Dubai peraltro completamente disinteressata all’evento.
LE INTERVISTE
Taylor Phinney: “Non ho avuto molte occasioni di sputare crono corte, le mie preferite, da quando sono professionista. Ho deciso di partire presto perchè il vento sarebbe potuto aumentare. Spero che tutti abbiamo avuto le stesse condizioni, ma non lo so. Dopo un deludente 2013 ho avuto un buon inverno, sono fresco fisicamente e mentalmente. La squadra ha una mentalità diversa quest’anno, tutti i corridori hanno un obiettivo individuale e a me piace stabilire degli obiettivi.”
Filippo Pozzato: “Phinney ha realizzato una grande prestazione, ha meritato il successo ma, guardando i tempi degli altri specialisti della crono, credo che il vento nel finale si sia fatto sentire. La mia prestazione è stata buona, peccato non aver centrato un posto nelle prime dieci posizioni”.
1. Taylor Phinney (BMC) 12:03
2. Stephen Cummings (BMC) a 14
3. Lasser Norman Hansen (Garmin) a 16
4. Tony Martin (Omega Pharma-Quick Step) a 22
5. Fabian Cancellara (Trek) a 25
6. Peter Sagan (Cannondale) a 31
7. Adriano Malori (Movistar Team) a 32
8. Maciej Bodnar (Cannondale) a 35
9. Alexandr Porsev (Katusha) s.t.
10. Peter Velits (BMC) a 37
11. Marcel Kittel (Giant-Shimano) a 38
12. Filippo Pozzato (Lampre-Merida) a 40
13. Dylan van Baarle (Garmin-Sharp) a 41
14. Rory Sutherland (Tinkoff-Saxo) a 42
15. Sergei Chernetski (Katusha) a 43
16. Yannick Eijssen (BMC) s.t.
17. Jonathan Castroviejo (Movista Team) a 44
18. Vincenzo Nibali (Astana) s.t.
19. Martin Velits (Omega Pharma-Quick Step) s.t.
20. Ramunas Navardauskas (Garmin-Sharp) s.t.