I Paesi Bassi sono uno dei paesi in cui è maggiormente intensificato il fenomeno dell’utilizzo delle biciclette. I motivi sono molteplici, e risiedono in tanti contesti differenti che permettono ai cittadini olandesi di preferire le due ruote più che l’utilizzo di automobili. Al di là della geografia del luogo, e di un grado di civiltà differente secondo cui è concepito come normale l’uso della bicicletta in qualsiasi occasione, le motivazioni risiedono anche in alcune norme specifiche che regolamento – e, in molti casi, addirittura favoriscono – le due ruote.
I Paesi Bassi sono i leader mondiali per gli spostamenti sulle due ruote
Se c’è un paese che ha rispettato in pieno il cardine secondo cui spostarsi in bicicletta è molto più salutare rispetto che con gli spostamenti in automobile, sicuramente va ricercato nei Paesi Bassi.
Si tratta dei leader mondiali per gli spostamenti sulle due ruote, che ormai da anni hanno intensificato la propria politica – anche sociale e cittadina – volta all’utilizzo costante e reiterato delle biciclette per qualsiasi tipo di attività. Dalle semplici passeggiate fino al modo più semplice per andare a lavoro, passando per spostamenti di qualsiasi tipo.
Si stima che ogni cittadino, all’interno del paese, disponga di 1,3 biciclette, a dimostrazione di quanto radicata sia – ormai – la politica in tal senso: 23 milioni di bici a fronte di 17 milioni di abitanti; numeri che, in qualsiasi altro paese dell’Europa centro-meridionale, si guardi anche all’Italia ad esempio, possono apparire come assurdi, là dove la quotidianità è più radicata sull’utilizzo di motori e automobili.
I problemi dell’uso eccessivo di biciclette
Può apparire come paradossale, ma anche l’utilizzo eccessivo di biciclette, se la politica non riesce a radicalizzarsi dal punto di vista infrastrutturale e di normative, può causare determinati problemi. E’ ovvio che le problematiche riguardanti l’utilizzo di bici non sono le stesse che riguardano l’utilizzo di automobili, ciclomotori o altri mezzi di trasporto.
Scarsità di parcheggi per biciclette
Ma se smog, inquinamento e rumori molesti interessano poco o nulla le città olandesi – specie quelle che metropoli non sono – ci sono altri problemi da non sottovalutare per i cittadini. Lo spazio, innanzitutto: considerando che ogni cittadino dispone di 1,3 biciclette è facile immaginare che non ci sia spazio ovunque per parcheggiare il proprio mezzo. Ciò spinge, in molti casi, i cittadini a utilizzare l’automobile.
Non si tratta di una questione di spazi, ma di parcheggi: se esistono spiazzi, edifici e altre costruzioni adibite a parcheggi di automobili, non si può dire sempre lo stesso delle biciclette. E considerando il numero elevatissimo di due ruote, parcheggiarle per strada non è una soluzione.
Lavoratori scoraggiati da fatica e sudore
Un altro problema che può derivare dall’utilizzo delle biciclette è di natura pratica, e interessa numerosi olandesi, soprattutto quelli che si recano sul posto di lavoro utilizzando le due ruote.
Molto spesso il sudore e la fatica che derivano dall’uso delle due ruote scoraggiano i lavoratori, specie se devono recarsi in luoghi di lavoro molto lontani da casa.
La proposta del comune di Utrecht per intensificare l’uso di biciclette
A fronte dei problemi, tuttavia, la politica di centrodestra dei Paesi Bassi sta cercando in tutti i modi di aumentare ancora di più l’utilizzo di biciclette, cercando di scoraggiare la maggior parte della popolazione a usare l’automobile attraverso politiche mirate che possono spingere in molti verso le due ruote.
Il piano infrastrutturale voluto dal governo, guidato dal liberale Mark Rutte, prevede una spesa di 345 milioni di euro, che potrebbero consentire – se tutto dovesse andare secondo i piani – un aumento di 200mila ciclisti. Il piano infrastrutturale è volto soprattutto alla creazione di parcheggi di diverso tipo, che potrebbero risolvere uno dei problemi fondamentali sopraccitati.
In particolar modo, all’interno del comune di Utrecht potrebbe essere costruito il parcheggio per bicicli più grande del mondo: un edificio di tre piani, che riuscirebbe ad ospitare fino a 12500 biciclette per residenti all’interno della città stessa e pendolari, con accesso diretto alla stazione dei treni, in modo da favorire in modo molto più veloce e diretto gli spostamenti facendo a meno delle automobili.
Imposte e pagamenti stabiliti dal comune di Utrecht
Il parcheggio per bicicli più grande del mondo sarà presto disponibile all’interno del comune di Utrecht. Ovviamente, saranno stabilite delle imposte quotidiane per l’edificio stesso, che permetteranno a tutti – in maniera piuttosto accessibile – di rivolgersi al parcheggio stesso, senza che quest’ultimo diventi un deposito di sfasciacarrozze.
Il primo giorno sarà gratuito per tutti coloro che parcheggeranno il proprio biciclo all’interno degli edifici; la tassa aumenterà a 50 centesimi dopo le prime 24 ore e a 2,50 euro una volta scattate le 48. Le tassazioni saranno pagabili attraverso la Ov-chipkaart, la tessera che permette a tutti gli olandesi di pagare qualsiasi tipo di trasporto nei Paesi Bassi.
Al fine, invece, di favorire quanto più possibile lo spostamento in bicicletta, la tassa per ogni chilometro percorso sulle due ruote potrebbe diminuire a 19 centesimi. Un’ultima idea, ancora da definire nel dettaglio, riguarda invece l’altra delle problematiche maggiori nei Paesi Bassi: negli uffici potrebbero essere inserite delle docce per permettere a coloro che si recano sul luogo di lavoro in bicicletta di potersi ripulire prima di iniziare il lavoro.
Le idee mirate dell’esecutivo olandese hanno una ragione molto semplice: è stato stimato che gli spostamenti, all’interno dei Paesi Bassi, si estendono fino a una lunghezza massima di 8 chilometri, assolutamente percorribili con le due ruote. La vetta più alta dei Paesi Bassi, inoltre, è il monte di Vaaselberg, che con la sua altezza di 322 metri sottolinea quanto il paese sia effettivamente piano.