Il Giro d’Italia, a partire dal 2020, potrebbe subire un’importante rivoluzione nel calendario. Nulla che riguardi il numero di tappe o l’ordine delle stesse: il cambiamento potrebbe esserci nel calendario stesso, e nelle date di partenza e di arrivo della celebre Corsa Rosa. Il motivo è di tipo pratico: nelle ultime edizioni la manifestazione italiana e il Giro di California si sono sovrapposti, e molti importanti ciclisti sono stati risucchiati dalla corsa americana, rinunciando al Giro.
La sovrapposizione tra Giro d’Italia e Giro di California
Nelle due ultime stagioni si è assistito ad una vera e propria sovrapposizione tra il Giro d’Italia e il Giro di California. Normalmente la Corsa Rosa prende il via a maggio e termina i primi giorni di giugno, stesso periodo in cui si disputa anche la manifestazione americana che negli ultimi due anni ha attratto diversi ciclisti importanti, che hanno così rinunciato al Giro.
Basti pensare, ad esempio, a Peter Sagan, che nel 2018 ha preferito correre il Giro di California. Stesso discorso riguarda anche alcuni velocisti, come Kristoff, Kittel e Gaviria.
La soluzione del Presidente della UCI
Una soluzione, però, potrebbe essere presto trovata. A parlarne è stato il Presidente della UCI, David Lappartient. Rinunciare al pregio del Giro è un qualcosa che nessuno vuole, ma allo stesso tempo non si vuole ridurre anche l’importanza del Giro di California.
Per questo motivo, la competizione americana potrebbe essere anticipata di qualche giorno, in modo da finire – idealmente – una settimana prima della partenza della manifestazione italiana. Contemporaneamente sarà posticipata di una settimana anche la partenza del Giro, che così finirà intorno a metà giugno. In termini pratici, dunque, la Corsa Rosa potrebbe partire il 16 maggio e concludersi il 10 giugno, il Giro di California potrebbe partire il 3 maggio e concludersi 6 giorni dopo. In questo modo alcuni ciclisti potranno disputare entrambe le corse.