Nel segno di Vincenzo Nibali. La Astana 2014 ha operato sul ciclomercato per dare al suo leader incontrastato una squadra sempre più forte e compatta. Un obiettivo, che grazie all’esperienza e la lungimiranza di Giuseppe Martinelli, è stato centrato senza incertezze.
La Astana 2014 ha una fisionomia molto chiara: una squadra da grandi giri costruita attorno ad un unico leader, Nibali.
Dopo la splendida stagione passata la leadership del corridore italiano ha preso ancora più consistenza, come evidenziato dal mercato. Franco Pellizotti, Michele Scarponi e Lieuwe Westra sono stati ingaggiati appositamente per rafforzare la squadra nelle grandi corse a tappe e soprattutto per far sì che Nibali si presenti al via del Tour con un vero squadrone.
Così sarà: la Astana 2014 sarà una vera corazzata sulle strade di Francia, probabilmente ancor più della Sky di Froome e della Tinkoff Saxo di Contador. Prima ci sarà spazio per Scarponi di guidare la squadra al Giro d’Italia per puntare al podio. Poi tutti per Nibali in questo attesissimo Tour che mai come nell’ultimo decennio comincerà con speranze di maglia gialla per un italiano. Al fianco di Nibali la Astana avrà qualità ed esperienza con corridori come Fuglsang, Brajkovic, Kangert, Scarponi e Pellizotti, senza dimenticare i gregari storici, Agnoli e Vanotti. Davvero tanta roba.
Per i grandi giri c’è un piano che guarda al futuro e parla sempre italiano. Fabio Aru ha ricevuto, a ragione, grande fiducia in Astana. La squadra kazaka gli ha fatto firmare un triennale con cui progetta di portarlo ai vertici delle grandi corse a tappe. Il futuro è dello scalatore sardo, che già al prossimo Giro d’Italia avrà un ruolo importante, se non al pari di Scarponi almeno da seconda punta.
Con tanta abbondanza la Astana 2014 guarderà con fiducia anche alle tante corse a tappe brevi del WT. Nibali stavolta si misurerà soprattutto con la Parigi Nizza, una corsa che l’ha visto al via solo nei primissimi anni della carriera. Ma anche per Scarponi, Westra, Fuglsang, ci sarà qualche occasione da cogliere.
Nelle classiche è il solito Nibali a dare delle velleità di prima grandezza. Il nuovo percorso della Sanremo stuzzica la fantasia del corridore siciliano, ma anche la Liegi resta un obiettivo interessante, come il Lombardia nel finale di stagione. Altrove, Enrico Gasparotto, Francesco Gavazzi e Maxim Iglinsky sono buoni outsider.
Le volate non sono decisamente il terreno della Astana 2014. L’unico vero velocista è Andrea Guardini. Un grande talento ancora molto acerbo che in questa squadra finora non ha trovato le situazioni giuste per valorizzarsi. Molti interessante è infine la nuova nidiata di talenti kazaki. Su tutti l’ex iridato under 23 Lutsenko.
La Astana 2014
AGNOLI, Valerio
ARU, Fabio
BOZIC, Borut
BRAJKOVIč, Janez
DYACHENKO, Alexandr
FOMINYKH, Daniil
FUGLSANG, Jakob
GASPAROTTO, Enrico
GAVAZZI, Francesco
GRIVKO, Andriy
GUARDINI, Andrea
HUFFMAN, Evan
IGLINSKIY, Maxim
IGLINSKIY, Valentin
KAMYSHEV, Arman
KANGERT, Tanel
KESSIAKOFF, Fredrik
LANDA, Mikel
LUTSENKO, Aleksey
MURAVYEV, Dmitriy
NIBALI, Vincenzo
PELLIZOTTI, Franco
SCARPONI, Michele
TIRALONGO, Paolo
TLEUBAYEV, Ruslan
VANOTTI, Alessandro
WESTRA, Lieuwe
ZEITS, Andrey.