Un vero e proprio colpo di mercato per il Team Dimension Data. L’ex MNT, che ha ottenuto la licenza UCI World Tour appena due anni fa, decide di mettere le carte in tavola attraverso l’ingaggio di Roman Kreuziger. Si tratta di un ingaggio importante per la squadra sudafricana, che si è assicurata il ciclista ceco per le prossime due stagioni. Grande soddisfazione è trapelata da entrambe le parti, con il ciclista che si è detto molto motivato per i prossimi impegni, a partire dal Mondiale di Innsbruck.
Chi è Roman Kreuziger, nuovo ciclista del Team Dimension Data
Nato a Moravskà Trebovà, in Repubblica Ceca, Roman Kreuziger è un ciclista su strada e ciclocrossista ceco. Non un atleta qualunque, a dimostrazione del fatto che quello del Team Dimension Data è un ottimo colpo di mercato.
Kreuziger è stato campione del mondo in linea e medaglia d’argento a cronometro nei campionati del Mondo Juniores del 2004. A questi successi si affiancano quelli del Tour de Suisse (nel 2008), Giro di Romandia (2009) e dell’Amstel Gold Race (2009). Ha vinto anche una tappa al Giro d’Italia, nel 2012. Il grande momento di forma c’è proprio tra il 2010 e il 2012, quando è in forza all’Astana, ottiene il nono posto finale al Tour e viene anche nominato capitano nel Team nel Giro d’Italia.
Le parole di Roman Kreuziger
Se per il Team Dimension Data l’ingaggio del ciclista ceco può significare molto in termini qualitativi e non solo, c’è soddisfazione anche per il ciclista. L’obiettivo principale della stagione è il Mondiale di Innsbruck, e Kreuziger è pronto a far bene con il suo nuovo team.
Queste le sue parole: «Per me questo passaggio al Team Dimension Data è fonte di grande motivazione, un nuovo inizio in qualche modo. In tutte le squadre in cui sono stato, ho militato con successo e non voglio che questa sfida sia diversa. Ho vissuto un buon anno finora, ma ho ancora davanti il mio grande obiettivo: i campionati del mondo di Innsbruck. Ho fatto esperienze meravigliose a Mitchelton-Scott, ma ora voglio dar il mio contributo a team e alla fondazione Qhubeka».