Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 mancano poco meno di due anni (l’inaugurazione infatti è prevista venerdì 24 luglio), ma se verrà rispettato il programma delle ultime edizioni una delle prime medaglie assegnate sarà quella del Ciclismo su Strada maschile. E intanto l’UCI, di comune accordo con gli organizzatori giapponesi, ha reso noti i due percorsi che decideranno il nuovo campione olimpico dopo che due anni fa gli ori sono stati conquistati dal belga Greg Van Avermaet e dalla olandese Anna van der Breggen.
Olimpiadi di Tokyo 2020, la differenza di farà in montagna
Non sarà una prova dura come il Mondiale 2018 di Innsbruck, ma in ogni caso anche la gara olimpica in Giappone promette di fare grossa selezione e si adatta a passisti scalatori con grande fondo. Sia la prova maschile che quella femminile prenderanno il via dal Musashinonomori Park, nell’area metropolitana di Tokyo e vivranno il loro arrivo sulla pista del Fuji Speedway, il circuito automobilistico che negli anni ’70 ospitava anche le fare di Formula 1. In particolare il tracciato maschile sarà lungo 234 chilometri, con un totale di cinque Gran premi della montagna. Dopo i primi 40 km piatti, giusto per scaldare i muscoli, comincerà l’ascesa di Doushi Road seguita a stretto giro da quella di Kagosaka Pass che è selettiva anche se lontana dal traguardo.
Tre GPM nel finale per gli uomini che lottano per la medaglia olimpica
La differenza potrà essere fatta dal terzo GPM di giornata, il Fuji Sanroku che misura circa 15 km con una pendenza media del 6,2%. Da lì un tratto in discesa e poi una serie di falsopiani per entrare nella parte conclusiva, caratterizzata dalla scalata al Mikuni Pass (6,5 chilometri al 10,5% di pendenza media ma con punte del 22%) e poi nuovamente il Kagosaka. Da lì al traguardo una ventina di km, buona parte in discesa. La gara femminile misura invece 137 km, senza però il tratto del Fuji Sanroku.