Elia Viviani non si ferma più. Dopo aver dominato le volate del Giro d’Italia 2018 e aver concluso la corsa conquistando la maglia ciclamino, arrivato alla Adriatica Ionica Race 2018 come capitano della QuickStep Floors il velocista veronese sta facendo la voce grossa. Ha vinto insieme ai compagni la cronosquadre iniziale al Lido di Jesolo e oggi ha consolidato il primato con il successo in volate nella Lido di Jesolo – Maser.
Adriatica Ionica Race 2018, dietro a Viviani ci sono Consonni e Raim
In effetti Viviani è uno degli atleti più in palla al via e non ha perso occasione per dimostrarlo. La tappa è stata caratterizzata dalla fuga a tre con Enrico Logica (Biesse Carrera), Javier Montoya (Trevigiani-Hemus) e Matteo Draperi (Sangemini-MgKvis) che hanno pedalato di buon accordo fino alla penultima salita della giornata quando Montoya ha attaccato prima di essere ripreso dal gruppo a meno di 20 km dall’arrivo. Nel finale nuovo tentativo di Valerio Conti (UAE Team Emirates) prima con Nicola Bagioli (Nippo-Fantini), poi con Marco Canola (Nippo-Fantini) ma la QuickStep non ha concesso spazio e così allo sprint ha prevalso il velocista principe che ha battuto il giovane Simone Consonni (UAE Team Emirates) e Mikhel Raim (Israel Cycling Academy), poi Manuel Belletti (Androni-Sidermec), Enrico Barbin (Bardiani CSF) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo).
Tappone dolomitico con il Passo Giau, la Adriatica Ionica Race 2018 si decide
In classifica generale Viviani ora ha 10″ sul compagno di squadra Niki Terpstra, 18″ su Consonni, 24″ su Simone Petilli, Edward Ravasi, Valerio Conti (UAE Team Emirates) e 26″ su Giacomo Nizzolo, Fabio Felline e Nicola Conci (Trek-Segafredo) ma nella terza tappa della Adriatica Ionica Race 2018 non sarà facile difendersi: è in programma la Mussolente-Passo Giau di 155,6 km. Prima parte facile, ma dopo il settantesimo km si comincia a salire e non si smette più. In ordine ci sono il Passo Rolle (20 kn al 6% di media), il Passo Valles (6,5 km al 7,2%) e nel finale il Colle Santa Lucia, con altri 7 km al 6,3%che introduce alla scalata del Giau per 9,5 km con una media del 9,2%.