Nell’Albo d’oro del Giro d’Italia 2017 come vincitore della diciottesima tappa figurerà Tejay Van Garderen (BMC Racing) che ha nuovamente beffato un generosissimo Mikel Landa (Team Sky) ma il più contento sul traguardo di Ortisei è certamente Tom Dumoulin (Team Sunweb) perché a tre giorni da Milano la maglia rosa è ancora sulle sue spalle e gli rimane solo un ultimo esame vero da superare prima di scatenarsi nella crono finale. E dire che il tappone dolomitico di occasioni ne offriva molte, soprattutto per chi voleva provarci da lontano e invece si è risolta in una delusione totale per il pubblico, ché in effetti tutto è rimasto come alla partenza della tappa anche se la fatica accumulata in questa giornata di grande caldo e grandi salite si farà sentire.
Giro d’Italia 2017, Dumoulin respinge tutti gli attacchi sulle Dolomiti
Tatticamente la diciottesima tappa del Giro d’Italia 2017 si era messa benissimo per Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e Nairo Quintana (Movistar) che avevano mandato in fuga diversi uomini come Kanstantsin Siutsou (Bahrain Merida), Andrey Amador e Winner Anacona (Movistar), E così quando sul Passo Gardena il colombiano è scattato e poco dopo è stato anche raggiunto da Nibali sembrava che i due potessero fare la differenza per giocarsela testa a testa. Ma Dumoulin non si è scomposto, nonostante fosse rimasto da solo, è andato a riprenderli e lì è finito tutto. Anzi, sulla salita finale, è stato lui dopo aver lasciato sfogare tutti, a piazzare un paio di scatti giusto per far capire che nelle gambe ne ha ancora molto. In classifica generale guida sempre lui con 31” su Quintana e 1’12” su Nibali, ma Thibaut Pinot (FdJ) ora è a 1’36” e Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) a 1’58”.
Diciannovesima tappa: è il giorno di Piancavallo nel ricordo di Marco Pantani
Ancora montagna e tanta fatica nella diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2017 con la San Candido – Piancavallo (191 chilometri) che ricorda molto la vicino l’arrivo sul quale Marco Pantani nel 1998 riuscì a fiaccare le resistenze di Pavel Tonkov involandosi verso la sua prima vittoria nella Corsa Rosa. Appena dopo il via è prevista subito la scalata al Passo di Monte Croce Comelico (14 km con punte al 9%) che servirà per far sganciare la prima fuga di giornata. Poi una lunga discesa prima di affrontare la Cima Sappada (non classificata come Gpm) che sarà seguita dalla Sella Chianzutan, salita impegnativa lunga quasi 12 km e con una pendenza media del 5.5% anche se distante dal traguardo. Da lì un lungo tratto di falsopiano prima di imboccare l’ultima difficoltà di giornata che è pure la più tosta. Da Aviano si sale verso Piancavallo: sono 15,5 km con una prima parte molta dura attorno al 9% mentre la strada si fa più facile verso il finale, ma presenterà il conto a molti.