Il Giro d’Italia 2017 al suo primo assaggio vero di montagne scopre che il coraggio paga, ma anche che i big non hanno nessuna voglia di scoprirsi, almeno non prima di essere arrivati agli esami veri. Poteva esserlo anche l’Etna che invece ha incoronato come suo eroe Jan Polanc (UAE Fly Emirates): il 25enne sloveno che da professionista ha sempre corso con le squadre di Beppe Saronni già due anni fa con un’azione simile era passato per primo sotto il traguardo dell’Abetone e si è ripetuto anche nella prima tappa siciliana della Corsa Rosa. Andato in fuga da lontano insieme ad Eugenio Alafaci (Trek Segafredo), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data) e Pavel Brutt (Gazprom Rusvelo) è stato l’ultimo ad arrendersi e la sua costanza è stata premiata anche perché dietro nessuno ha provato realmente a riprenderlo anche se Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) nel finale ha staccato gli altri guadagnando secondi preziosi, con Geraint Thomas (Team Sky) terzo a regolare il gruppetto dei migliori nel quale c’era anche Bob bJungels (QuickStep Floors) che è la nuova maglia rosa.
Giro d’Italia 2017, bella vittoria di Polanc ma gli altri non si fanno male
Non c’era con i primi Rohan Dennis (BMC), caduto domenica a Cagliari e costretto al ritiro prima ancora di vedere l’Etna, ma problemi in serie li hanno affrontati anche altri favoriti: Stevan Kruijswijck (LottoNL – Jumbo) è caduto ad una ventina di km dall’arrivo senza grosse conseguenze, mentre Mikel Landa (Ream Sky) ha forato sulla salita finale e così negli ultimi km si è staccato. Piccoli timidi attacchi, dietro a Polanc, con Franco Pellizotti che è uno dei bracci destri di Vincenzo Nibali alla Bahrain Merida e Pierre Rolland (Cannondale Drapac), ma nulla da fare. Ai -3 ci ha provato in prima persona anche Nibali, respinto dal vento contrario ma anche da gambe non ancora al top e sempre marcato stretto da Andrei Amador e Nairo Quintana (Movistar). Così spazio per Polanc che ha vinto a quasi 37 km/h di media con 19” su Zakarin e 29” sugli altri. Dietro a Thomas, nell’ordine Thibaut Pinot (FdJ), Dario Cataldo (Astana), Tom Dumoulin (Team Sunweb), Bob Jungels, Adam Yates (ORICA-Scott), Bauke Mollema (Trek Segafredo) e Nibali, con Quintana appena fuori. E nella generale Jungels ha 6” su Thomas e 10” su tutti gli altri big mentre Zakarin risale a 14”.
Da Pedara a Messina, ecco la quinta tappa del Giro d’Italia 2017
Domani, 10 maggio, il programma del Giro d’Italia 2017 prevede la sua seconda e ultima tappa in Sicilia: è la Pedara-Messina (157 km) che rende certamente omaggio al cittadino più illustre ciclisticamente parlando del capoluogo, Nibali appunto, anche se in realtà il percoso è disegnato per i velocisti. Infatti nella prima parte i corridori passeranno per le pendici dell’Etna, ma negli ultimi 60 km dopo il passaggio da Taormina, sarà tutto piatto. Un primo passaggio sul traguardo e poi un breve circuito finale lungo poco meno di 8 km prima dello sprint.