La Cannondale 2014 è riuscita a mettere a segno il colpo più importante che poteva prefissarsi nel ciclomercato, e cioè trattenere Peter Sagan. Per dire quanto sia importante il fenomeno slovacco basti ricordare che nella passata stagione ha conquistato 22 delle 34 vittorie della squadra.
La Cannondale si tiene dunque stretto il suo campione, riuscendo anche a migliorare la squadra che gli ruoterà attorno nelle grandi classiche, l’obiettivo principale di Sagan.
Gli arrivi di Oscar Gatto e Marco Marcato daranno più garanzie a Sagan e nel contempo offriranno alla Cannondale 2014 più alternative quando non sarà in gara il campione slovacco. Nella stagione delle classiche si spera di ritrovare anche il miglior Moreno Moser, più ombre che luci nell’ultimo anno. Ma che aspettarci da Sagan? Quest’anno non può fallire l’assalto alla prima classica monumento. I tempi sono più che maturi e crediamo che oltre a Sanremo e Fiandre farebbe bene a pensare anche alla Parigi Roubaix per concludere la campagna con l’Amstel. Il nocciolo della stagione deve essere qui più che nella ricerca di vittorie in quantità.
Per le corse a tappe il leader resta Ivan Basso. Il suo programma dovrebbe essere incentrato sul Giro d’Italia per puntare ad un piazzamento di alto livello dopo una stagione molto sfortunata. Alla Vuelta nonostante il ritiro Basso ha fatto capire di essere ancora molto competitivo, anche se non vincente nel confronto con i più forti. Un piazzamento da primi 5 in un grande giro resta ancora nelle sue corde. L’altro uomo da corse a tappe della Cannondale 2014 è Damiano Caruso, un corridore molto atteso ma che a 26 anni non è ancora sbocciato. Nella prossima stagione lo vedremo impegnato al Tour, un banco di prova molto impegnativo per il siciliano che dovrà far capire quali sono le sue reali possibilità sui palcoscenici più importanti. Scalatori come Sarmiento e Salerno, uomini squadra di qualità come Longo Borghini e De Marchi daranno una buona sostanza alla squadra che guarda alle corse a tappe.
Negli sprint, oltre al talento a tuttotondo di Sagan, sarà Elia Viviani l’uomo faro. La sua stagione lo vedrà impegnato in primo luogo al Giro d’Italia, dove una vittoria di tappa è matura. Viviani correrà anche alcune classiche, anche se la presenza di Sagan lo relegherà spesso al ruolo di seconda scelta. E poi la pista, che anche nell’ultimo scorcio di stagione gli ha regalato grandi soddisfazioni. Il 2014 dovrebbe vederlo all’assalto del titolo mondiale della corsa a punti. Da non dimenticare poi Daniele Ratto, corridore molto veloce, ma più da percorsi misti che ha ottenuto una grande vittoria di tappa all’ultima Vuelta.
Infine la Cannondale 2014 ha operato benissimo, meglio di qualsiasi altra squadra, nella scelta dei giovani. Ben quattro neopro, tutti forti, tra i migliori al mondo. Matej Mohoric, sloveno, si presenta come un predestinato, due titoli mondiali di seguito tra juniores e under, un’impresa mai riuscita a nessuno. Davide Villella è uno dei migliori talenti visti nel dilettantismo italiano degli ultimi anni. E’ un corridore che potrebbe primeggiare sulle Ardenne tra qualche stagione, ma già ora ha dimostrato di essere pronto a vincere una semiclassica. Davide Formolo è stato tra i giovani più costanti nelle ultime stagioni tra i dilettanti, sempre tra i più forti anche se con poche vittorie. E Alberto Bettiol, secondo noi, è il più forte neopro italiano, quello con più margini. Due sole stagioni, e senza spremersi eccessivamente, tra i dilettanti dopo i titoli europei da junior, la scelta migliore. Il tempo ci dirà quali diventeranno davvero dei campioni.
La Cannondale 2014
BASSO, Ivan
BENNETT, George
BETTIOL, Alberto
BODNAR, Maciej
BOIVIN, Guillaume
CARUSO, Damiano
DE MARCHI, Alessandro
FORMOLO, Davide
GATTO, Oscar
KING, Edward
KOCH, Michel
KOREN, Kristjan
KRIZEK, Matthias
LONGO, Paolo
MARANGONI, Alan
MARCATO, Marco
MOHORIC, Matej
MOSER, Moreno
RATTO, Daniele
SABATINI, Fabio
SAGAN, Peter
SAGAN, Juraj
SALERNO, Cristiano
SARMIENTO, Jose Cayetano
VILLELLA, Davide
VIVIANI, Elia
WURF, Cameron.