Fatale la caduta di ieri
Ha sicuramente sbagliato a bestemmiare (per di più in italiano) davanti alle telecamere della tv spagnola, ma Chris Froome nella caduta subita all’inizio del tappone di montagna ad Andorra si è fatto realmente male, tanto che questa mattina il britannico del Team Sky non ha nemmeno preso il via alla Vuelta 2015 ritirandosi dalla corsa a tappe spagnola.
Frattura allo scafoide dell’alluce
La decisione è stata presa insieme alla squadra ed è anche l’unica cosa che Chris Froome potesse fare. Infatti le radiografie alle quali il vincitore dell’ultimo Tour de France è stato sottoposto nella tarda serata di ieri hanno evidenziato la frattura dello scafoide dell’alluce nel piede sinistro che gli impedisce persino di camminare, figuriamoci di salire in bici come lui stesso ha ammesso con un tweet: “Riesco a malapena a camminare senza stampelle, montare di nuovo in sella è impossibile”. Un infortunio che gli pregiudicherà anche il finale di stagione, ma che con il giusto riposo potrà essere recuperato per la prossima stagione.
Grave ritardo, poi il ritiro
Froome ieri è comunque riuscito ad arrivare sino in fondo alla tappa, anche se con un ritardo di 8’13” di ritardo su Mikel Landa che si era presentato per primo sul traguardo e questa mattina sarebbe partito con 7’30” di svantaggio sulla nuova malia rossa, Fabio Aru. Difficile per lui provare a rientrare in classifica, impossibile farlo con un piede rotto.