Dopo la caduta, il ritiro
Peter Sagan a pochi minuti dal via della nona tappa della Vuelta 2015 ha deciso di ritirarsi dalla corsa. Il campione slovacco della Tinkoff-Saxo, che doveva difendere la maglia verde della classifica a punti, è uscito malconcio dopo la caduta di ieri verso il traguardo di Murcia e ha preferito chiamarsi fuori anche per non compromettere la preparazione al Mondiale su strada di Richmond.
Ferite e ustioni, ma arriva la multa
Nel finale dell’ottava tappa Peter Sagan, mentre viaggiava nelle prime posizioni del gruppetto che poi è andato a giocarsi la vittoria, è stato urtato da una moto dell’organizzazione, quella del cambio ruote. Una caduta che gli ha provocato ferite e ustioni di primo e secondo grado nella parte sinistra del corpo oltre ad un ematoma all’avambraccio sinistro. Nulla che non possa assorbirsi nei prossimi giorni, ma precauzionalmente Sagan ha preferito fermarsi non prima però di avere pesantemente (e comprensibilmente) insultato chi aveva provocato la sua caduta: il risultato è stata una multa da 300 franchi svizzeri per lui e l’espulsione dalla Vuelta per la moto incauta, anche se la Tinkoff-Saxo valuterà un’eventuale azione legale.
Ora tutto sul Mondiale
Ora Sagan potrà rifiatare per qualche giorno, anche per riprendersi dalle fatiche del Tour de France, e concentrarsi sull’obiettivo dei Mondiali che per lui diventa molto concreto considerando anche il percorso di Richmond che sembra adattarsi perfettamente alle sue caratteristiche.