Quante sorprese nel primo dei quattro tapponi alpini del Tour de France, anche se la maglia gialla di Froome non è mai stata in pericolo! Il ritiro di Van Garderen, la caduta di Contador scendendo dall’Allos che è costata allo spagnolo più di due minuti, un buon Nibali, il confronto Quintana – Froome, ma anche una strepitosa vittoria di Simon Geschke, che dopo essersi inserito in una fuga da lontano ha percorso tutto solo l’Allos e Pra Loup.
La corsa è partita a mille all’ora, con un’infinità di attacchi che hanno rimescolato più volte la corsa nelle battute iniziali fino al formarsi di un folto gruppo al comando con: Tanel Kangert (Astana), Jan Bakelants e Mikaël Chérel (AG2R-La Mondiale), Thibaut Pinot e Benoît Vaugrenard (FDJ), Richie Porte e Nicolas Roche (Sky), Rafal Majka e Peter Sagan (Tinkoff-Saxo), Jonathan Castroviejo, José Herrada e Gorka Izagirre (Movistar), John Degenkolb e Simon Geschke (Giant-Alpecin), Alberto Losada (Katusha), Adam Yates (Orica-GreenEdge), Rigoberto Uran (Etixx-Quick Step), Perrig Quémeneur (Europcar), Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), Kristjian Durasek e Rafael Valls (Lampre-Merida), Andrew Talansky e Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin), Nicolas Edet (Cofidis), Mathias Frank (IAM Cycling), Merhawi Kudus, Serge Pauwels e Daniel Teklehaimanot (MTN-Qhubeka).
Ma il primo colpo di scena è stato l’abbandono di Tejay Van Garderen (BMC), terzo in classifica. L’americano si è staccato subito, e malato ha dovuto ritirarsi verso metà corsa. Contador (Tinkoff) ha provato ad muovere la tappa con un attacco a sorpresa già ad una settantina di km dall’arrivo, ma il tentativo è stato presto rintuzzato da Movistar e Sky. La tappa allora ha preso un momento di pausa, con il gruppo tirato dagli Sky che ha rallentato facendo prendere un grosso vantaggio, sui dieci minuti, ai fuggitivi, che sono andati a giocarsi la tappa. Già prima di cominciare a scalare il gigante della tappa, il Col d’Allos, Simon Geschke ha deciso di giocarsi le sue carte partendo tutto solo. Una mossa azzardata, ma che si è rivelata giusta. Il tedesco della Giant ha superato il falsopiano e scalato con regolarità i 15 km di salita all’Allos, dove Pinot ha dato sfoggio delle sue grandi capacità di scalatore staccando tutti gli altri. Ma in discesa, una picchiata temuta e difficile, Pinot ha confermato le sue croniche difficoltà, cadendo in un tornante e poi venendo superato da diversi altri fuggitivi, come Talansky, Frank e Uran.
Così Geschke ha potuto ricostruire un buon vantaggio con cui affrontare in sicurezza la breve salita finale, 6 km verso Pra Loup, andando a conquistare una vittoria davvero di grande spessore. Secondo posto per Talansky, poi Uran, Pinot e Frank che con questa fuga rientra nella top ten della generale.
L’altra corsa, quella degli uomini di classifica, si è rianimata nella seconda parte della scalata all’Allos, dove la Astana di Nibali ha fatto selezione preparando lo scatto del siciliano, a cui ha poi replicato Quintana. Ma Froome non ha mai sofferto, pur non passando al contrattacco. Al Gpm gli uomini di classifica sono transitati assieme, ma è stata la pericolosa discesa a fare il colpo. Contador è finito a terra ed ha impiegato un po’ di tempo a ripartire complice anche un problema meccanico. Nibali e Valverde hanno provato a forzare i tempi, ma neanche una discesa da brividi come questa ha messo in difficoltà Froome, davvero inattaccabile. Nibali e Quintana hanno provato ancora a scalfire le sicurezze della maglia gialla nella salita finale di Pra Loup, ma alla fine è stato proprio il siciliano ad arrivare leggermente attardato sull’attacco finale del colombiano e la risposta della maglia gialla. Pochi secondi, ma ancora una volta per questo Nibali in ripresa c’è la constatazione che Froome e Quintana sono di un altro livello. Per Contador oltre due minuti di passivo: un colpo davvero pesante che lo costringerà, se ritroverà la perfetta efficienza fisica, a tentare il tutto per tutto con un attacco clamoroso nei prossimi giorni.
Froome ora ha 3’10” su Quintana, inseguito ad un minuto da Valverde che stavolta sembra avere davvero l’occasione di salire sul podio che insegue da una vita. Thomas è più attardato e non sembra più in perfette condizioni dopo la caduta di due giorni fa, Contador è ormai a 6’40”, mentre per Nibali si apre qualche spiraglio per una top 5 che ad un certo punto era davvero insperata.
Classifica di tappa
1 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 4:12:17
2 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:32
3 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:01:01
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:01:36
5 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:01:40
6 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:02:27
7 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:03:02
8 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:03:04
9 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:03:05
10 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:03:21
Classifica generale
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 69:06:49
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:10
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:04:09
4 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:06:34
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:06:40
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:07:39
7 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:04
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:08:47
9 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:11:47
10 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:13:08.