All’interno video e 5 interviste – Un’altra tappa nervosa, vibrante e caotica ha portato il Tour de France in Belgio per l’arrivo sul Muro di Huy. Un arrivo che ha rilanciato le quotazioni di Joaquim Rodriguez, pronto ad approfittare di un traguardo perfetto per lui, ma ha scoperto anche un formidabile Chris Froome. Il britannico ha riconquistato la maglia gialla due anni dopo la vittoria del Tour 2013 e quella che sembrava sulla carta una prima parte di Tour da incubo per lui si sta trasformando in un grande successo. La Sky gli ha dato grande sicurezza e lui sta prendendo fiducia tappa dopo tappa. Hanno risposto bene Nibali, Quintana e Van Garderen, ha faticato Contador ed è mancato Valverde. Stanno sprofondando i francesi, tutti già a due-tre minuti, i Bardet e i Pinot attesissimi cui l’organizzazione aveva regalato montagne su montagne togliendo le crono. Ma questa prima settimana formato classica sta scoprendo tutti i loro limiti tecnici. Vedremo domani alla prova del pavè: una tappa che si preannuncia asciutta e dunque meno tormentata di quella dello scorso anno.
Ma l’immagine che resta di questa giornata è soprattutto la maxicaduta avvenuta a 50 km dall’arrivo, che ha costretto Dumoulin e Gerrans al ritiro, e ha messo alle corde la maglia gialla Cancellara. Una caduta spaventosa con l’inedito di una neutralizzazione per mancanza di assistenza medica, con tutte le ambulanze impegnate a soccorrere i corridori caduti.
Ecco le interviste da Huy:
Joaquim Rodriguez, Katusha: “Fino alla caduta era stata una tappa abbastanza normale. Non sono sicuro sul perchè abbiano fermato la corsa a quel punto. Poi il ritmo è stato molto dura. Non ero sicuro di poter vincere ma mi sono reso conto di avere delle possibilità ed ho accelerato. Vedremo cosa succederà nelle prossime tappe, ma ora ho perso la mia paura. La mia condizione è buona. Ieri ho perso tempo a causa di una foratura e un incidente in un brutto momento. Ma alla fine non ho perso troppo tempo. Parigi è lontana e io sono ancora molto ambizioso. Questa maglia a pois è bella. Sarei felice di averla a Parigi, ma il mio vero obiettivo è la classifica generale. Domani c’è il pavè, che non è la mia specialità. Spero di non cadere e di non perdere troppo tempo.”
Chris Froome, Sky: “Sono d’accordo con la decisione della giuria, in un primo momento c’era un po’ di confusione, e la mia solidarietà va a tutti quei ragazzi coinvolti nella caduta. Era solo una salita di un chilometro e io non credo che ci si possono leggere troppe cose. Abbiamo ancora una lunga strada fino a Parigi. Tutte le tappe durante questa prima settimana sono come una classica e tutto potrebbe essere capovolto sul pavè domani, quindi vediamo cosa succede”.
Tejay Van Garderen, BMC: “Non mi ero nemmeno accorto che c’era stato un incidente. Si andava veloci, sugli ottanta all’ora. D’improvviso le macchine sono venute davanti e ci hanno fermato. Oss è caduto ma è riuscito a finire la tappa. Ho fatto la Freccia Vallone un paio di volte ma senza mai correre al massimo il finale, sempre lavorando per i compagni o provando ad attaccare più da lontano, è stato interessante e difficile”.
Alberto Contador, Tinkoff Saxo: “Ho perso un po’ di tempo, a restiamo concentrati e guardiamo giorno per giorno. Forse è stato il caldo, ma sentivo le gambe rigide. La corsa è andata ad un ritmo impressionante, per fortuna abbiamo evitato gli incidenti. Ora pensiamo a recuperare perchè domani ci attende una tappa davvero difficile”
Tom Dumoulin, Giant: “Un corridore è caduto davanti a me, sono andato a destra per evitarlo ma mi sono scontrato con un altro corridore e sono caduto. Mi sono slogato una spalla e probabilmente ho anche una frattura. Il mio Tour è finito. Purtroppo quella che doveva essere una bella giornata è stato un disastro.”